Domenica 8 settembre 2019, ore 18:00
San Gemini, Abbazia di San Nicolò
DAL DANUBIO ALLO SHANNON:
TRE SECOLI DI POPOLARESCO NELLA MUSICA DA CAMERA
Trio di Parma
Ivan Rabaglia, violino
Enrico Bronzi, violoncello
Alberto Miodini, pianoforte
Simonide Braconi, viola
Ingresso: € 13,50 – Acquisto biglietti su TicketOne.it
Franz Joseph Haydn: Trio in sol maggiore Hob. XV:25, “All’ongarese”
Frank Martin: Trio su melodie popolari irlandesi (1925)
Witold Lutosławski: “Bukoliki” (Bucoliche, 1952), versione per viola e violoncello
Johannes Brahms: Quartetto con pianoforte in sol minore op. 25, “Alla zingarese”
Il folklore riecheggia di continuo nella musica dei grandi autori del passato e del presente, anche con reinvenzioni che imitano gli stilemi originari. L’introduzione dell’esotismo “à la mode” dei finali haydniani è però tutt’altro che innocuo: il popolaresco diventerà un modello da seguire per immediatezza e spoglia bellezza, sia nell’Ottocento, sia nel Novecento, come base per le molteplici riflessioni sui linguaggi.
Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 nella classe di musica da camera di Pierpaolo Maurizzi al Conservatorio “A. Boito” di Parma. Successivamente il Trio ha approfondito la sua formazione musicale con il leggendario Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 è stato scelto per partecipare all’Isaac Stern Chamber Music Workshop presso la Carnegie Hall di New York. Ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi con le affermazioni al Concorso Internazionale “Vittorio Gui” di Firenze, al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne, al Concorso Internazionale della ARD di Monaco ed al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Lione. Inoltre nel 1994 l’Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato al Trio di Parma il “Premio Abbiati” quale miglior complesso cameristico. Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia (Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, Amici della Musica di Palermo, Accademia Filarmonica Romana…) e all’estero (Filarmonica di Berlino, Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Vienna, Sala Molière di Lione, Filarmonica di S. Pietroburgo, Teatro Colón e Coliseo di Buenos Aires, Los Angeles, Washington, Amburgo, Monaco, Dublino, Varsavia, Rio de Janeiro, San Paolo, Lockenhaus Festival, Barossa e Melbourne Festival, Orta Festival). Ha collaborato con importanti musicisti quali Vladimir Delman, Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Simonide Braconi, Alessandro Carbonare, Eduard Brunner e Guglielmo Pellarin; ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e per numerose emittenti estere (Bayerischer Rundfunk, NDR, WDR, MDR, Radio Bremen, ORT, BBC Londra, ABC-Classic Australia). Ha inoltre inciso le opere integrali di Brahms per l’UNICEF, di Beethoven e Ravel per la rivista Amadeus, Shostakovich per Stradivarius (premiato come miglior disco dell’anno 2008 dalla rivista Classic Voice) Pizzetti, Liszt, Schumann e Dvoőák per l’etichetta Concerto e Schubert per la Decca. I componenti del Trio di Parma hanno un impegno didattico costante nei Conservatori di Novara, al Mozarteum di Salisburgo e al Conservatorio di Parma dove il Trio tiene anche un Master di Alto Perfezionamento in Musica da Camera. Ivan Rabaglia suona un Santo Serafino costruito a Venezia nel 1740 (gentile concessione della Fondazione Pro Canale onlus) ed Enrico Bronzi un Vincenzo Panormo costruito a Londra nel 1775.